Mastoplastica-ridduttiva-bn2
La riduzione mammaria è un intervento predisposto alla riduzione del volume del cono mammario con notevole benificio da parte del paziente.

L’intervento è indicato in quelle pazienti che lamentano sintomi quali dolore, senso di fastidio alle mammelle, alle spalle, al collo, ed alla porzione alta della colonna vertebrale.La riduzione mammaria si esegue in ricovero e generalmente richiede 2-4 giorni di ospedalizzazione. L’intervento dura circa 3-4 ore.

Informazioni per il paziente

Prima dell'intervento

E’ necessario effettuare degli esami del sangue, un elettrocardiogramma, ecografia mammaria ed una visita cardiologica.

Si dovrà mantenere un digiuno di almeno 8 ore da liquidi e solidi prima dell’intervento ed organizzarsi con un accompagnatore per il ritorno a casa e almeno per le prime due notti post-operatorie.
Si consiglia l’assunzione di compresse di Arnica due giorni prima l’intervento. L’arnica, farmaco omeopatico, ha la proprietà di ridurre il gonfiore post-operatorio.

Lavare accuratamente i capelli il giorno prima dell’intervento, rimuovere lo smalto dalle unghie di mani e piedi, non applicare trucco o creme sul viso e sul corpo. Seguire attentamente le indicazioni segnalate dal chirurgo.
Si consiglia di non assumere aspirina o farmaci che la contengono per due settimane prima dell’intervento e due settimane dopo previa informazione del chirurgo. L’aspirina può causare sanguinamento e quindi aumentare il rischio di complicanze. Si consiglia di eliminare il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

L'intervento di Mastoplastica Riduttiva

L’intervento viene eseguito in anestesia generale. I disegni e le misurazioni, sono parti integranti ed essenziali dell’intervento. Si eseguono dopo l’anestesia a paziente in posizione semiseduta.

L’intervento consiste nella rimozione di parte della cute e dei sottostanti tessuti della mammella, spostando l’areola più in alto e rimodellando i rimanenti tessuti in una configurazione più piccola e più alta. Due piccoli tubi di drenaggio morbidi vengono inseriti nella ferita al fine di raccogliere il sangue ed il siero che potrebbero accumularsi. Tali drenaggi vengono rimossi senza dolore dopo circa 3-4 giorni.

Le cicatrici lasciate da questo intervento, seppur sempre meno evidenti col tempo, sono permanenti ed occultabili dentro un normale reggiseno. Saranno presenti una cicatrice circolare intorno all’areola, una nel solco sottomammario ed una cicatrice verticale che le unisce. Occasionalmente può essere necessaria una revisione delle cicatrici per ottenere un risultato estetico ottimale. Queste revisioni possono essere eseguite in anestesia locale con un piccolo intervento.

Trattamento Post-Operatorio

Il paziente, tranne espresso divieto del chirurgo, si dovrà alzare dal letto la sera stessa dell’intervento per effettuare pochi passi all’interno della stanza aiutato dal personale sanitario. Questo accortezza è molto importante per ridurre al minimo i rischi di trombosi venosa degli arti inferiori e potenziali embolie polmonari. Nei giorni successivi è altrettanto importante che il paziente si alzi diverse volte dal letto per fare alcuni passi e riattivare la circolazione venosa sempre salvo divieto da parte del chirurgo.

Una medicazione è praticata al momento dell’intervento con cerotti ed un reggiseno specifico e viene rinnovata 48 ore dopo l’operazione.

Le suture vengono rimosse parte in 10°-12° giornata e le rimanenti in 14°-15° giornata dopo l’operazione.

E’ consigliabile riposare quanto più possibile nella l’ settimana per incrementare gradualmente l’attività nella seconda e terza settimana postoperatoria. E’ consigliabile non sollevare le braccia sulla testa per 2 settimane ed evitare qualsiasi sforzo fisico per 3 settimane. Docce, bagni e shampoo saranno consentiti generalmente dopo la rimozione dei punti.

Il reggiseno deve essere indossato notte e giorno per 1 mese e rimosso soltanto per le normali abluzioni.

Per tutta la durata della convalescenza i pazienti dovranno attenersi a tutte le indicazioni ordinate dal chirurgo ed evitare qualsiasi azione che possa compromettere l’esito dell’intervento.

Cosa aspettarsi dopo l'intervento

Il dolore è molto raro, più comunemente è rappresentato da senso di fastidio. Normalmente viene applicato un elastomero che rilascia gradatamente farmaci antidolorifici per 24-48 ore.
Il gonfiore inizia a diminuire il terzo e quarto giorno dopo l’intervento e può persistere per settimane o anche mesi. Le attività lavorative e sociali saranno abbastanza limitate per le prime due settimane dopo l’intervento. Se l’attività lavorativa richiederà un sollevamento di pesi o comunque lavori faticosi, potrà essere necessario un periodo di riposo più prolungato. Bisognerà evitare la guida dell’automobile per due settimane. In alcuni casi l’allattamento sarà impossibile per la rimozione di gran parte della ghiandola.

Possibili complicanze

Le complicanze sono generalmente rare e rispondono con prontezza ad un trattamento appropriato senza compromettere il risultato finale dell’operazione.

Se si verifica una perdita ematica il sangue può accumularsi nella mammella e sarà quindi necessario riaprire una delle ferite al fine di rimuovere il siero accumulato e prevenire ulteriori ematomi. Le infezioni si verificano molto raramente e generalmente rispondono prontamente al trattamento antibiotico. La perdita di sensibilità del capezzolo generalmente temporanea. In rare occasioni essa può essere permanente.

La perdita parziale o totale di un capezzolo e estremamente rara. Qualora dovesse accadere, può essere eseguito successivamente un intervento ricostruttivo con risultati soddisfacenti.

Ripresa dell'attività fisica

Potranno essere riprese le attività sportive dopo 3 settimane per quanto concerne lo jogging, danza, joga, mentre per gli sport più intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sarà preferibile attendere per lo meno 6 settimane. La guida dell’automobile potrà essere ripresa dopo 2 settimane.

Info e appuntamenti