Ectropion
Con il temine Ectropion si indica una rotazione ed una lassità del margine palpebrale inferiore verso l’esterno che causa frequenti iperemie congiuntivali, secchezza oculare, lacrimazione, fotofobia.

Le cause principali sono dovute all’età e in minor casi da: paralisi di Bell (malattia del nervo facciale), ictus o altre condizioni neurologiche che determinano paralisi facciale; danni alle palpebre causati da traumi od ustioni; rapida perdita di peso; neoformazioni che si sviluppano nella palpebra; precedenti interventi chirurgici o radioterapia delle palpebre; tessuto cicatriziale come conseguenza di lesioni o precedenti interventi chirurgici; malattie dermatologiche.

Informazioni per il paziente

Prima dell'intervento di Ectoprion

Questo tipo di intervento, visto la velocità di esecuzione, è praticabile anche in regime ambulatoriale tramite un’anestesia locale. La presenza dell’anestesista sarà solo per migliore il comfort del paziente e non per effettuare una vera e propria sedazione, ovviamente se non richiesto dal paziente.

Nel caso in cui il paziente desiderasse sottoporsi all’intervento con il supporto anestesiologico sarà necessario effettuare degli esami del sangue, un elettrocardiogramma ed una visita cardiologica.

Si dovrà mantenere un digiuno di almeno 8 ore da liquidi e solidi prima dell’intervento ed organizzarsi con un accompagnatore per il ritorno a casa. Si consiglia l’assunzione di compresse di Arnica due giorni prima l’intervento. L’arnica, farmaco omeopatico, ha la proprietà di ridurre il gonfiore post-operatorio.

Lavare accuratamente i capelli il giorno prima dell’intervento, rimuovere lo smalto dalle unghie di mani e piedi, non applicare trucco o creme sul viso e sul corpo. Seguire attentamente le indicazioni segnalate dal chirurgo.
Si consiglia di non assumere aspirina o farmaci che la contengono per due settimane prima dell’intervento e due settimane dopo previa informazione del chirurgo.

L’aspirina può causare sanguinamento e quindi aumentare il rischio di complicanze. Si consiglia poi di eliminare il fumo per almeno una settimana prima dell’intervento.

L'intervento

L’intervento può variare a secondo della gravità del caso. A volte basterà effettuare un’incisone a cuneo della palpebra inferiore per ridurre la lassità della struttura, altre volte sarà necessario effettuare una cantopessi ( sospensione della palpebra al canto laterale dell’occhio), altre volte una cantotomia oppure un tarsal strip. Ogni caso verrà attentamente valutato e si procederà con la tecnica più indicata per la tipologia e gravità del distubo.

Periodo Post-Operatorio

Il decorso post-operatorio è quasi sempre indolore. Per pazienti più sensibili basterà assumere blandi analgesici per controllare il fastidio post-chirurgico

Il paziente dovrà stare a riposo per i primi 3-4 giorni e fare ripetuti impacchi sugli occhi con delle garze imbevute di camomilla fredda di frigorifero fino alla rimozione dei punti.
Vengono generalmente prescritti antibiotici per bocca per almeno 5 giorni.
I capelli non vengono lavati fino alla rimozione dei punti.

Cosa aspettarsi dopo l'intervento

Normalmente l’intervento non causa edemi o gonfiori ma in alcuni casi si potrà avere un gonfiore per alcuni giorni.

Verranno prescritte delle pomate per aiutare la cicatrizzazione e la riduzione dell’edema. Si consiglia vivamente di non esporre le ferite al sole per almeno 4 mesi senza una protezione adeguata .Si consiglia di evitare traumi ed attività sportiva intensa per un mese, mentre la corsa od altri sport meno invasivi possono essere ripresi dopo 20 giorni.

Possibili complicanze

Il sanguinamento e di conseguenza l’ematoma è una complicanza che può avvenire e necessita di essere drenato rapidamente; è bene segnalare al chirurgo la comparsa di dolore importante nei primi giorni postoperatori. Le infezioni sono rare e possono essere trattate con successo con antibiotico terapia.
Cicatrici patologiche tipo cheloidi sono rarissime in queste sedi e richiedono un trattamento con cortisonici.

Stabilità del risultato

Il risultato è generalmente stabile nel tempo con buona soddisfazione dei pazienti. In alcuni rari casi può essere necessaria una correzione secondaria a distanza di almeno tre mesi nel caso in cui la correzione non fosse soddisfacente o la simmetria tra i due lati non fosse ottimale.

Info e appuntamenti